Per il guardaroba del perfetto gentleman, la scelta e qualità dei tessuti è fondamentale, così come il mix armonioso tra i differenti pattern.
I tessuti devono essere adeguati alla stagione, al contesto (tempo libero, business, cerimonia, etc…) e al luogo: tutti elementi che guidano nella scelta, restringendo le possibilità in base al peso della stoffa, ai colori e alle trame. Secondo alcuni arbiter alegantiarum una delle cause del degrado dell’abbigliamento è proprio l’uniformizzazione verso tessuti di peso medio o leggero impreziositi dalla finezza del filato. Si deve ricordare, infatti, l’importanza dei tessuti pesanti e ritorti che mantengono la piega dei pantaloni e la forma della giacca. Ad ogni stagione il suo tessuto e capo da indossare a seconda delle occasioni di lavoro o svago.
Tra i tessuti destinati per abiti e cappotti, per avere sempre carattere ed eleganza, ne consigliamo alcuni che restano dei capisaldi per tipologia e disegno. Si parte dal Glen Check o Plaid, chiamato in Italia Principe di Galles, dal motivo a classici quadri colorati, che si presta a infinite declinazioni di colori e fantasie, dalle più formali alle sportive. Il nome trae origine dal padre del Duca di Windsor, Giorgio V, Principe di Galles, che prima dell’incoronazione ne faceva esteso uso nelle tenute di campagna. E’ un tessuto con carattere sofisticato ma non formale, anche nelle versioni più serie. L’Harris Tweed è un tessuto cardato prodotto esclusivamente nell’Arcipelago scozzese delle Ebridi di cui Harris è una parte dell’Isola maggiore. E’ filato a mano su antichi telai, ruvido e dai toni di colore caldi con effetto melange che lo contraddistingue. E’ un tessuto pesante, anche nelle versioni più leggere; per le sue caratteristiche igroscopiche si utilizza in qualsiasi periodo dell’anno tranne l’estate. Molto noto e diffuso nella classica fantasia a spina di pesce, questo tessuto è molto amato dagli uomini eleganti. Altro caposaldo nel guardaroba maschile è il Pied-de Poule detto anche Houndstooth in inglese che si presta per giacche più audaci e, a seconda dei tessuti e colori, può essere utilizzato sia nel formale che nell’informale. Nei tessuti autunno/inverno la flanella, cardata o pettinata, grazie alla sua naturale imperfezione e ai particolari effetti dei chiaroscuri, è ideale per abiti, pantaloni spezzati e blazer. Perfetto per l’ambito lavorativo è l’abito in grisaglia, tessuto ottenuto dall’alternanza di fili chiari e scuri che generano un motivo a scaletta trasversale in diversi toni di grigio (da cui deriva il nome).
Sono davvero diversi i tessuti e pattern, come il Panno Casentino, originario dell’alta valle dell’Arno, l’Hopsack, il Solaro (dal colore tipicamente beige/rosso), l’Occhio di pernice, caratterizzato dai pallini più chiari rispetto al fondo, fino all’antichissimo lino. La guida allo stile di Esquire, una bibbia per i moderni gentlemen, vi consiglia questi 9 tessuti e relativi utilizzi. Da ricordare sempre per avere il look più consono rispetto alla situazione.

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 Principe Albert, Re Giorgio VI, 1924 esquire 1936
Principe Albert, Re Giorgio VI, 1924                                                                 esquire 1936

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