L’abito, completo di camicia e cravatta, rappresenta il modo migliore per presentarsi in molte occasioni, dal formale all’informale l’abito non è mai fuori posto. Sono numerose le situazioni in cui un uomo sceglie di indossare un abito o una giacca: dall’ufficio, al colloquio di lavoro, al pranzo d’affari, alle relazioni pubbliche e non ultimo a una cena romantica, oppure lo svago dopo il lavoro. L’abito maschile è ancora il passpartout di ogni guardaroba. Come sceglierlo? Ecco una mina guida per non lasciare nulla al caso.
FIT: dal taglio impeccabile, che deve assecondare il fisico esaltandone la silhouette in modo perfetto. L’abito deve essere come una seconda pelle, non troppo stretto per lasciarti libero di muoverti bene in ogni momento. Meglio evitare modelli con extra tasche e cuciture troppo particolari per indossare l’abito anche in contesti differenti. Per questo si consiglia di scegliere completi in un blu molto scuro (deep navy) che è adatto per il lavoro e ideale anche per la sera più casual-friendly.
FORME: La giacca dalle linee morbide e stondate è sempre elegante, per il lavoro si può osare una giacca con linee più squadrate e taglienti. I revers definiscono i volumi. Un piccolo intaglio (small notch) all’altezza della clavicola è un dettaglio importante che può rendere la tua giacca confezionata simile a un classico bespoke. Tanto meno la giacca avrà revers importanti tanto più stretto sul fondo dovrà essere il pantalone e dunque il risvolto.
LE SPALLE: devono essere comode, ma non troppo larghe da creare un effetto “quadrato” o con imbottiture troppo pesanti.
LA MANICA: deve essere lunga al punto giusto da lasciare intravedere sempre il polsino della camicia sia a braccio teso, sia piegato. Il giro manica deve consentire il movimento del braccio, senza che la parte davanti della giacca si sollevi.
IL BUSTO: la giacca dovrebbe essere sufficientemente aderente, ma sempre comoda anche quando allacciata o da seduti. L’unico modo per avere la certezza che un abito ti vesta in modo impeccabile è scegliere un capo di manifattura sartoriale, fatto su misura, anziché di produzione industriale.
PANTALONI: Un detto sartoriale inglese recita: “I pantaloni devono pendere dalle spalle, non dai fianchi”. Attenzione al risvolto del pantalone che poggia appena nella parte anteriore della scarpa. I pantaloni senza pinces risultano più moderni, ma le pieghe aggiungono un tocco per slanciare la figura e l’altezza della vita.
CAMICIA: Per chi ha il viso tondo l’ideale è un colletto a punta, chi ha un viso stretto e lungo meglio un colletto più largo con le punte arrotondate. Per capire se la misura è corretta, a colletto abbottonato indice e medio riescono a scivolare tra tessuto e collo per tutta la lunghezza della circonferenza. Tra i diversi tipi di colletto: botton down, con i bottoncini sulla punta delle ali, molto giovanile, lo si può portare anche senza cravatta. Collo all’italiana, è il più classico, perfetto con il cravattino sottile e nodo stretto, anche sotto pullover girocollo. Va bene in qualsiasi situazioni, dai momenti casual a quelli più formali; il collo alla francese, raffinato ed elegante, ha vele aperte, obbligatorio l’uso della cravatta, meglio indossarlo solo in occasioni importanti. Perfetto anche sotto il doppiopetto.
illustration by Laurence Fellows 1935
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